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I Guardiani di Huang Di - Storia e falsi miti.....

Lo Shar Pei è una razza canina nata in Cina, dove, molto lentamente, si è evoluta fino ad arrivare all'aspetto odierno. La razza è famosa per il suo particolare carattere, adatto a chi cerca un animale affettuoso e giocoso. La sua storia ha inizio attorno il 2000 a.C. con i molossidi giunti in Cina dagli altopiani del Tibet. Le testimonianze vere e proprie dello Shar Pei le troviamo nei dipinti della dinastia Han, dal 206 a.C. al 220. È ormai noto che esiste da secoli nelle province cinesi che si affacciano sul Mar Cinese meridionale. Questa razza, secondo gli studiosi, si sarebbe evoluta nella zona meridionale della Cina (in Guangdong) dove veniva impiegata dai contadini per la guardia e, solo successivamente, per le lotte tra cani. A Hong Kong cominciò un processo di selezione che salvò la razza dall'estinzione.

L’iniziale diffusione negli USA dello SP si deve al Dr Ernest Albright, uno dei primi importatori della razza che si adopero’ per far conoscere negli USA questo cane dalle caratteristiche uniche. L’American Kennel Club ha riconosciuto la razza nel 1992 ed ha registrato allora circa 100.000 soggetti. E’ curioso sapere che l’Hong Kong Kennel Club non ha riconosciuto la razza se non nel 1989.!!!

Lo SP in Europa giunse nel 1978 ad opera di Joachim Weinberger and linda Reinelt. Furono due soggetti importati dagli USA. I due allevatori si adoperarono affinche’ la razza fosse riconosciuta dalla FCI ed il primo standard era quello preparato da Matgo Law.

RADUNO REGGIO EMILIA 2016 GIUDICE MATGO LAW 

AFRODITE DEA DELL'AMORE 1 ECC RIS CAC RIS CACIB

                                                                        
Lo SP in Italia giunse nel 1984, importato da Hong Kong .A seguito di partecipazioni ad alcune mostre, a programmi televisivi ed a prestigiose riviste lo SP inizio’ a farsi conoscere timidamente in Italia.
I primi ambasciatori furono Dawn Homes Fancy Child e Dawn Homes Ding Dong. Subito dopo giunse dalla Germania Tshimao’s Nua Mulan che fu il primo SP a conseguire il Campionato Italiano.

Attualmente la Razza, anche se non molto diffusa e’ almeno conosciuta e non viene piu’ scambiata per un extraterrestre.

 All’inizio la Federazione Internazionale dubitava della stabilità dei caratteri della razza, perciò si dimostrò titubante nel riconoscere questo cane, ma in seguito ebbe ufficialmente l’ammissione nel registro delle razze riconosciute, anche a causa dell’insistenza dei cinofili americani che l’avevano scoperta. Attualmente è allevato in tutta Europa; ben allevato anche in Italia. Shar Pei, che significa “pelle di sabbia”. Il nome shar-pei deriva da due ideogrammi cinesi, shu che significa "sabbia" e pei che significa "pelle", quindi "pelle di sabbia". Non è chiaro se sabbia sia indicativo del colore (infatti quello originale è simile alla sabbia dalle varie tonalità, come il miele) oppure se indichi il tessuto particolare del mantello: se si accarezza il cane contropelo, infatti, sembra di accarezzare la sabbia.
Docile simpatico e affettuoso con i bambini, molto giocherellone, intelligente e protettivo. 

Lo Shar-pei è diventato nel tempo essenzialmente un cane da moda e non da guardia. La piccola taglia, l'odore e il manto lo rendono un ottimo compagno, anche se non va dimenticato che alcune patologie specifiche della razza, legate ai caratteri genetici, rendono necessaria un'attenzione costante e la disponibilità a cure spesso impegnative. È anche importante ricordare che gli esemplari portatori di patologie genetiche gravi (per esempio la displasia dell'anca, del ginocchio, l'amilloidosi renale) non devono mai essere riprodotti. Per quanto riguarda l'entropion, la causa ereditaria non è stata definita nello shar-pei ma è suggerito non far riprodurre i soggetti affetti.

 

 LEGGENDE E FALSI MITI

I cinesi considerano lo SHARPEI una cane portafortuna, probabilmente dovuto al fatto che lo SHARPEI vincitore sul ring del combattimento portava fortuna  a chi aveva scommesso. 
Il color crema non e’ amato dai cinesi in quanto il bianco e’ il colore del lutto.

Purtroppo come tutte le cose rare lo SHARPEI è stato vittima di pregiudizi e leggende metropolitane, diffuse da chi di solito non lo conosce per niente.
Quindi vediamo di sfatare qualche luogo comune:

Primo: Non è assolutamente vero che il pregio di uno shar-pei stia nel numero di rughe, anzi un adulto che rimanga rugoso come un cucciolo è assolutamente indesiderabile per lo standard, il pregio consiste nel movimento sciolto nella correttezza della dentatura nel portamento della coda ecc.

Secondo: Non è assolutamente vero che gli shar-pei vadano puliti ogni giorno tra le rughe e che vadano messe delle creme o delle polveri speciali: tra le rughe dello shar-pei non va messo proprio niente, perché sono rughe mobili che non raccolgono come molti dicono polvere e parassiti, un bagno saltuario, ma davvero molto saltuario, è sufficiente a tenerlo in buona salute, spazzolate con guanto di gomma tra un bagno e l'altro sono più che sufficienti a pulirgli il mantello da eventuale polvere o smog.

Terzo: Non è vero che gli shar-pei vadano operati sempre agli occhi, ormai per selezione i casi di entropion, sono davvero rari, inoltre spesso si sente la sciocchezza di operarli per aprire un po' gli occhi, molti pseudo-allevatori sbandierano che loro vendono cuccioli già operati, non è vero e se è vero è un danno per il povero cucciolo, perchè per operare il cane nel caso fosse proprio necessario si devono aspettare almeno gli otto/nove mesi, meglio 12, in modo che il disegno delle rughe sulla testa sia ben definito,
Se si operano cuccioli troppo piccoli che perdono parte delle rughe con la crescita, si rischia di togliere una quantità di pelle sbagliata con il rischio di rovinare il disegno degli occhi, le rughe si attenuano con la crescita. Comunque gli occhi dello shar-pei devono essere piccoli a mandorla e infossati, Gli shar-pei non hanno una buona visione periferica(cioè l visione laterale) perché le rughe intorno agli occhi fungono come un paraocchi per cavalli, questo è perfettamente normale.

Quarto: Non è vero che gli shar-pei soffrono di disturbi di pelle, o perlomeno non è più vero, questo fatto era riferito ai primi shar-pei perché la riselezione della razza, essendo la stessa quasi estinta, è partita da un numero molto limitato di esemplari, ma il lavoro coscienzioso di molte persone, ha permesso di ottenere esemplari robusti e longevi.
Vero è che il pelo dello shar-pei è particolare, per esempio non avendo il sottopelo, quando è in muta in autunno o primavera può avere un aspetto un po' spelacchiato, ma il fatto dura per una quindicina di giorni e poi il pelo torna alla primitiva bellezza.
Chiazze e buchetti del mantello che vengono spesso definiti funghi, non lo sono praticamente mai, questo aspetto un po' tarlato è un processo naturale della muta, comunque un allevatore serio saprà dare tutti i consigli del caso.
Gli shar-pei sono cani molto intelligenti, pronti ad imparare, tuttavia proprio la loro intelligenza li porta ad annoiarsi facilmente per un addestramento lungo e coercitivo, meglio addestrarlo presentandogli il fatto come un gioco, sono cani molto puliti e spesso addirittura schizzinosi, anche i cuccioli sono facilmente addestrabili alla pulizia, gli shar-pei ben selezionati e allevati, hanno un carattere splendido e affidabile, molto affettuosi con i componenti della famiglia ma molto riservati con gli estranei, ottimi cani da guardia ma molto ponderati e mai pericolosi.
Se diverrete i fortunati proprietari di uno shar-pei siate disposti a conoscere la razza e non fermatevi alla superficialità del sentito dire che è tanto dannoso e pericoloso, perché spesso messo gratuitamente in giro da persone per nulla competenti della razza.
Lo shar-pei originale cinese, da adulto non ha praticamente rughe, e il muso è appuntito in diversa misura, gli shar-pei originali hanno un aspetto molto diverso da quelli che siamo abituati a vedere, quindi se vedete uno shar-pei con poche rughe e il muso a punta, non è brutto, è solo del tipo traditional.